28 agosto 2014

Frabosa Sottana - Sabato 30 agosto presso il campo della Confraternita "Gli Arcieri della Savoia antica"




Organizzato dall'Associazione Turistica Pro Loco di Frabosa Sottana sabato 30 agosto 2014 presso il campo della Confraternita, avrà luogo l'esibizione del gruppo "Arcieri della Savoia antica" a partire dalle ore 10,30. Il programma prevede l'interpretazione della vita delle compagnie di arcieri medievali, con particolare riferimento al XIII secolo, riproponendo le esercitazioni belliche, la ricostruzione delle armi e dell'abbigliamento. Storia dell'arco nel corso dei secoli, il suo uso nelle battaglie e nella caccia, i legni usati, la tecnica del tiro istintivo; tiro da battaglia in vari tipi di schieramento; prove di velocità e di precisione di tiro fra gli arcieri; sessioni di scuola di tiro con l'arco. Seguirà alle ore 18,30 la Merenda Sinoira con degustazione di ricette Medievali.





Il gruppo Arcieri della Savoia Antica ha sede e nasce a Torino nel 1997.
I membri fondatori hanno partecipato nel corso di questi anni a numerose manifestazioni in tutta Italia acquisendo una vasta esperienza nell’ambito delle rievocazioni storiche tanto da fondare la Corporazione Arcieri Storici Medievali, una federazione composta da alcune centinaia di iscritti che ha riunito, sotto un unico stendardo, vari gruppi di arcieri storici sparsi lungo tutto lo stivale allo scopo di promuovere, creando sinergie, l’arcieria medievale in tutti i suoi aspetti.

20 agosto 2014

Grande successo di pubblico per l'interessante conferenza sul Progetto EthWAL tenuta alla Confraternita di Frabosa Sottana dal Prof. Carrer


Si è svolta sabato 16 agosto nei locali della Confraternita di Frabosa Sottana la Conferenza sul Progetto EthWAL tenuta dal Professor Francesco Carrer del dipartimento di archeologia della University of York (Regno Unito) organizzata da Gianni Dulbecco (frabosasottana.com) in collaborazione con il Comune di Frabosa Sottana. Il progetto finanziato dalla Comunità Europea, riguarda lo studio delle strutture pastorali di alta quota di due aree campione delle Alpi Occidentali, la Valle Maudagna e la Valle de Freissinieres (Hautes-Alpes, Francia). Le ricerche si sono concentrate su tre tipi di evidenze: le capanne pastorali tradizionali (i casot) in pietra a secco ancora in parte utilizzate, le aree di pascolo selezionate dai pastori per stabulare gli animali (i gias), le strutture semiinterrate in muratura utilizzate per conservare e stagionare i formaggi (le selle). Il metoto utlizzato è sia antropologico che archeologico, da una parte infatti vengono intervistati i pastori locali per comprendere le strategie di uso delle alte quote, dall'altra invece vengono studiate in maniera approfondita le strutture, la loro architettura ed i loro spazi interni. La conferenza, seguita da un pubblico numeroso ed attento, ha visto la partecipazione del Vice Sindaco di Frabosa Sottana Dr. Jacopo Denina e da altri componenti il Consiglio Comunale. Al termine della illustrazione del Prof. Carrer,  sono state poste numerose ed interessanti domande alle quali il relatore ha risposto con termini di facile comprensione per tutti. Al termine della serata, dopo la consegna di una pergamena ricordo a Francesco Carrer, c'è stato l'impegno di tenere la prossima estate una seconda conferenza che illustrerà i risultati degli scavi effettuati quest'anno che verranno elaborati nei laboratori dell'Università di York nei prossimi mesi. Di seguito un riassunto delle slide della presentazione della conferenza.

Etnoarcheologia dei paesaggi di alta quota delle Alpi occidentali.

L'etno-archeologia è lo studio etnografico legato all'archeologia. In cosa consiste l’etnografia? L’etnografia dal greco etnos (popolo) e grapho (scrivo) letteralmente “descrizione del popolo”  è il metodo con cui operano le ricerche sul campo delle scienze etno-antropologiche. Fare etnografia significa recarsi tra coloro che si vuole studiare per un certo periodo di tempo, ed utilizzare alcune tecniche di ricerca (come l’osservazione e l’intervista) allo scopo di collezionare un insieme di dati che poi vanno interpretati.


La Val Maudagna presa in esame per il Progetto EthWAL


Nel caso dei paesaggi di alta quota ci si avvale di due strumenti di lavoro: le interviste ai malgari e la ricerca in archivi, biblioteche, comuni di documenti storici che aiutano l’archeologo nella successiva fase di scavo. Nel luglio del 2013 il Prof. Francesco Carrer del dipartimento di archeologia della University of York (Regno Unito) ha iniziato la ricognizione della zona presa in esame, (la Val Maudagna) avvalendosi di quattro strumenti fondamentali per l’investigazione: la bussola, il gps, il registratore e la macchina fotografica. La bussola ovviamente serve per l’orientamento, il GPS è un sistema di posizionamento e navigazione satellitare che attraverso una rete satellitare fornisce ad un terminale mobile o ricevitore GPS informazioni sulle sue coordinate geografiche ed orario in ogni condizione meteo. La localizzazione avviene tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l’elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore.
Il registratore è utile quando individuato un insediamento, se ne devono descrivere nell’immediato le caratteristiche quali la lunghezza, larghezza, dimensione in altezza ed altre notizie utili che assieme agli scatti fotografici consentiranno in un secondo tempo di studiare meglio il sito in questione. La fase successiva archeologica riguarda lo scavo vero e proprio dell’insediamento. Il Progetto Ethwal, finanziato dalla Comunità europea e portato avanti dall’Università di York, indaga su due aree distinte delle Alpi Occidentali, la Val Maudagna nel territorio di Frabosa Sottana, ma non solo, e la Vallèe de Freissinieres nel dipartimento francese delle Hautes Alpes nei pressi di Briancon. 


Le due valli prese in esame dal Progetto EthWAL

Due immagini di casot: il alto casot ancora ben conservati, in basso
ruderi in pietra a secco. Sono stati censiti dal Prof. Carrer in Valle
Maudagna circa ottanta insediamenti



Cosa studia questo progetto? Il progetto studia i casot dei pastori in alta quota, che venivano e vengono ancora oggi utilizzati durante il periodo estivo (giugno-fine settembre). Perché proprio in Val Maudagna si è concentrata la ricerca? Tutto nasce da un opuscolo realizzato dal Dottor Giovanni Comino ex Sindaco di Frabosa Sottana, quando a  capo del servizio veterinario dell’asl di Cuneo realizzò il libretto dal titolo “Caseificare in alpeggio: si può? Una tradizione tra passato, presente e futuro”. Il volume venne mostrato al Prof. Carrer il quale vedendo alcune immagini dei casot, rimase stupito di come alcuni di loro si erano conservati in maniera ottimale rispetto ad altre zone alpine, e nel 2012 presentò appunto un progetto di ricerca che venne autorizzato. Cos’è un casot? Molte persone andando in alta montagna  li avranno visti, ma sicuramente la gran parte non conosce l’utilizzo passato, presente e futuro di tali insediamenti. Nell’estate del 2013 il Prof. Carrer nel corso di due campagne in luglio e agosto, riuscì nella zona della Balma a censire circa ottanta casot, alcuni ancora utilizzati o abbandonati da pochi anni, altri solamente ruderi di pietra. Lo scavo dell’estate 2014 si è concentrato per oltre una settimana su di un casot situato al di sotto del lago della Brignola, posto vicino ad una fontana, in una posizione ottima.



A questo punto sorge spontanea da parte di molti la domanda: perché studiare i casot?
Per diversi motivi:
-          per ricostruire la storia
-          per capire meglio la storia (antica e moderna) della pastorizia
-          per capire perché sono stati costruiti e utilizzati
-          per capire meglio la storia (antica e moderna) dei paesaggi alpini
-    il quinto motivo, perché sono un patrimonio da preservare, che può essere uno strumento di valorizzazione turistica del territorio.

Come si studiano i casot?
Si inzia con il lavoro di censimento e catalogazione perlustrando l’intera zona in questo caso l’intera Val Maudagna. Facendo ricerche su documenti e libri in archivi e biblioteche. Realizzando interviste con coloro che utilizzano o hanno in passato utilizzato tali strutture, i pastori e i malgari, partendo dai giovani per arrivare agli anziani che hanno una memoria storica ovviamente più lunga che può arrivare attraverso le testimonianze dei loro padri anche ad oltre cento anni indietro.
La fase successiva è quella dei rilievi topografici che viene effettuata con strumenti familiari ai geometri come la stazione totale. In seguito si passa aiI campionamenti e per finire lo scavo archeologico. Tutti i dati raccolti in estate vengono rielaborati nella stagione invernale in università, compiendo analisi statistiche e analisi di laboratorio. I primi risultati di questa ricerca hanno consentito di censire oltre 80 insediamenti nella zona circostante il Rifugio Balma, ma sicuramente i casot erano un tempo molti di più.
I casot sono sopravvissuti fino ai nostri giorni (alcuni insediamenti sono risalenti ad oltre tre secoli fa), sono elementi caratteristici del paesaggio montano locale, si collocano al confine tra archeologia, storia e etnografia, sono di grande interesse per la ricerca scientifica, un patrimonio da proteggere e valorizzare e di potenziale interesse turistico.


Nelle due foto l'interno di un casot perfettamente conservato


Quali sono le ricadute sul territorio? Conferenze come quella tenuta il 16 agosto 2014 a Frabosa Sottana, con la presentazione  del progetto e dei primi risultati, articoli su internet, sulla stampa, su riviste scientifiche, ma la novità consiste nella ricaduta turistica  con la valorizzazione attraverso volantini informativi ed opuscoli. Il turista ha già a disposizione i numerosi sentieri che passano attraverso i casot, quindi non resta che sfruttare questa potenzialità per il futuro.




La consegna della pergamena ricordo da dx Gianni Dulbecco
(frabosasottana.com) organizzatore della conferenza, al centro
il Prof. Francesco Carrer e a sx il Vice Sindaco Jacopo Denina

13 agosto 2014

Emergono nuovi talenti al Palasagra di Frabosa Sottana. Successo di pubblico per il primo evento itinerante del Monregalese, alla scoperta di nuovi talenti


Martedi 12 agosto, mentre le stelle invisibili sfrecciavano in un cielo nuvoloso, nelle notti di San Lorenzo, altre "Stelle" mostravano il loro talento ad un pubblico entusiasta nel Palasagra di Frabosa Sottana. Venti presentazioni di appassionati (a partire dalla piccola Grace di soli 6 anni) per una trentina di "artisti" in divenire che hanno calcato il palco con canto, danza, musiche e performance atletiche. Organizzato dai nuovi gestori del Palasagra, Angela Regis e Fabrizio Bertolino, la prima edizione del Frabosa's Got Talent ha riempito la sala come non si era mai visto! Si è avverata dunque la profezia di Andy Warhol, l'eclettico artista americano, che, ancor prima di internet, aveva previsto che in futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti! Così è stato per i trenta performer che si sono sottoposti volentieri al giudizio del pubblico e di una simpatica giuria presieduta da Iole Caramello, Sindaco di Frabosa Soprana, coadiuvata dal giornalista Paolo Somà e dall'esperto radiofonico Marco Bodrone di Frabosa. Premi simbolici e gustosi, a chilometri zero, delle aziende frabosane Merlatti e Lanza, consegnati dal Sindaco di Frabosa Sottana Adriano Bertolino, hanno affiancato il "vero" premio: esserci sul palco, con l'applauso del pubblico, anche ammassato fuori porta! Molto omogeneo il punteggio dei tre vincitori della categoria Senior (dai 14 anni in su), tutti bravissimi. Fra i commoventi Junior, Greta e Agnese Biancheri di Frabosa hanno strappato il primo premio decretato dal pubblico. Ora gli organizzatori, tra cui il Nordovest4x4 di Mondovì, che sta sviluppando iniziative di promozione del territorio Monregalese, stanno già cercando la prossima location, rigorosamente nelle Valli, dove si annidano talenti ancora nascosti! Il talento non finiscemai, ed è dappertutto!
Nella foto sotto i premiati: da sx Mattia e Stefania Tagliatore, Vice Sindaco di Torre Mondovì, con il primo premio per la loro danza in salsa cubana; Alessia Todaro di Mondovì, seconda classificata e la giovane Laura Fenoglio, terza, con le loro splendide voci che hanno entusiasmato i 200 fan del Palasagra di Frabosa Sottana.



05 agosto 2014

Conferenza sul Progetto di ricerca EthWAL - Frabosa Sottana 16 agosto ore 20,30 locali della Confraternita

La locandina della Conferenza sul Progetto di ricerca
EthWAL in programma a Frabosa Sottana il 16 agosto


Dall’estate  del 2013 le alte  quote della Valle  Maudagna e di  alcune  zone limitrofe vengono investigate dal Prof. Francesco Carrer del Dipartimento di Archeologia della York University (Inghilterra) nell’ambito del progetto di ricerca EthWAL finanziato dalla Comunità Europea. Tale progetto ha come oggetto  le strutture  pastorali di alta quota di  due  aree campione  delle Alpi occidentali:  la succitata  Val Maudagna  (provincia di Cuneo)  e la Vallèe de Freissinieres  (Dept. des Hautes-Alpes, Francia). Per quanto riguarda la prima, le ricerche si concentrano soprattutto su tre tipi di evidenze:  le capanne pastorali tradizionali (in pietra a secco), ancora in parte utilizzate nel territorio in questione; le aree di pascolo selezionate dai pastori per stabulare gli animali (i cosiddetti “gias”); le strutture semi interrate in muratura utilizzate per conservare e stagionare i formaggi (le “selle”). Il metodo utilizzato è sia antropologico che archeologico, da una parte infatti vengono intervistati i pastori locali per comprendere le strategie di uso delle alte quote; dall’altra, invece, vengono studiate in maniera approfondita le strutture, la loro architettura e i loro spazi interni. L’obiettivo di questa ricerca è, a sua volta, duplice: creare un modello analogico che consenta di interpretare le strutture pastorali antiche che vengono scavate dagli archeologi in alcune aree delle Alpi (soprattutto quelle occidentali) ed altresì consentire di comprendere modalità e finalità con cui i pastori hanno dati forma ai paesaggi alpini sino a pochi decenni fa (ed in parte ancora oggi).


Un insediamento pastorale in pietra a secco ancora utilizzato
Una "sella" struttura seminterrata in muratura utilizzata per la
conservazione e la stagionatura dei formaggi

Un rudere di capanna pastorale tradizionale abbandonata
Il Prof.  Francesco Carrer nei pressi di un rudere in pietra a secco
di una capanna pastorale tradizionale ormai abbandonata
Il ricevimento in Comune a Frabosa Sottana con a sx il
Sindaco Giovanni Comino, Gianni Dulbecco curatore del
sito frabosasottana.com e il Prof. Francesco Carrer
del dipartimento di Archeologia della University of York
(luglio 2013)

Convegno di due serate organizzato dalla Pro Loco di Frabosa Sottana

Interverranno il Dr. Luigi Mori e la Dr.ssa Maria Rosa Conte




Frabosa Sottana si appresta a vivere due serate all'insegna della cultura e dell'arte: alle ore 21 di giovedi 7 e venerdi 8 agosto, infatti, presso i locali della Confraternita, si terrà un convegno avente come tematiche principali la grafologia e la psicologia nell'arte e la rivoluzione artistica fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Protagonisti  dell'appuntamento saranno il Dottor Luigi Mori e la Dott.ssa Maria Rosa Conte, che vantano un curriculum vitae di tutto rispetto: il primo, oltre a essere un esperto e un conferenziere in tema di arte genovese, è anche conservatore del patrimonio artistico dell'Albergo dei Poveri di Genova, tesoriere e segretario dell'Istituto per le materie e le forme inconsapevoli, fondato da Claudio Costa, e curatore di mostre d'arte e di bibliografie artistiche. La Dr.ssa Conte, invece, è una stimata grafologa forense iscritta all'albo dei consulenti e dei periti del tribunale di Genova e all'Associazione Nazionale dei Grafologi Professionisti. Fra i suoi vari interventi si evidenziano due anni di sperimentazione, ricerca e studio al Centro Disturbi Alimentari dell'ASL 3 genovese, con presa in carico di casi di anoressia e bulimia valutati in equipe, e sei anni di lavoro ad un progetto intitolato "Sportello grafologico" con le scuole del circolo didattico del centro-est del capoluogo ligure, con un occhio di riguardo alla formazione delle insegnanti. Attualmente è impegnata nel progetto "il doposcuola per i bambini affetti da DSA" presso la scuola Barrili di Genova e promuove corsi di pre-scrittura rivolti ai giovanissimi studenti dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia con particolare riferimento al mancinismo, alla disgrafia e alla dislessia. L'evento, organizzato dall'Associazione turistica Pro Loco di Frabosa Sottana, prevede un'analisi profonda degli argomenti trattati in tutte le loro sfaccettature, andando anche a scomodare personaggi che godono di fama e prestigio, come Sigmund Freud, Vincenti Van Gogh, Salvador Dalì e Pablo Picasso

01 agosto 2014

Escursioni Mondolè Estate 2014

CLICCA SULLA LOCANDINA PER INGRANDIRLA




[2 . 9 . 16 . 23 agosto]

I vecchi sentieri del Kié degustando il formaggio Mondolè


Partenza ore 8,30 da Frabosa Sottana. Durata escursione circa 5 ore (facile).
Percorso ad anello da Frabosa Sottana, Miroglio, Crevirola, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana (dislivello 250 mt circa).
Svolgimento: iniziamo da Frabosa Sottana percorrendo il vecchio sentiero del crestone che conduce a Miroglio,
godendoci uno splendido panorama; sosta a Miroglio per visita al museo della montagna e della sua gente per conoscere gli antichi mestieri della nostra cultura popolare. Procediamo imboccando la vecchia strada militare che tra boschi e prati ci condurrà fino a Crevirola, vecchio borgo di case in pietra. Sosteremo per degustare il nostro formaggio
Mondolè, immersi nei suoni e nei colori della natura; proseguiremo poi per il sentiero che si dirama su una vecchia strada forestale arrivando al Case Roccia (974mt), punto più alto dell'escursione. Discenderemo da Frabosa Soprana per allacciarci infine alla Via Vecchia che ci ricondurrà a Sottana (Consigliamo pantalone lungo)
Costo escursione euro 15,00.
Include: accompagnatore naturalistico, ingresso museo, degustazione.



[2 . 9 . 16 . 23 agosto]

Aperitivo in malga passeggiando a Soprana


Partenza ore 16.00 da Frabosa Soprana alta (100 mt dopo i carabinieri).
Facile passeggiata con rientro previsto per le 20.00.
L’itinerario proposto prevede una piacevole passeggiata tra boschi e verdi prati con accompagnatore naturalistico che vi racconterà dei nostri paesaggi. Arrivo in area d'alpeggio per sosta aperitivo presso una baita, dove degusteremo formaggi tipici e non solo, nella serena atmosfera di montagna.
Costo escursione euro 20,00.
Include: accompagnatore naturalistico, ricco aperitivo degustativo.



[3 . 10 . 17 . 24 agosto]

Passeggiamo da Prato Nevoso a Frabosa Soprana e degustiamo i nostri prodotti tipici!


Partenza ore 10.00 da Prato Nevoso (mt 1615) dal piazzale del Prel. Durata escursione circa 5 h (facile).
Percorso ad anello Prato Nevoso, Frabosa Soprana, Monte Moro, Prato Nevoso (dislivello 600 mt).
Svolgimento: partiamo dal piazzale del Prel discendendo la strada vecchia che collega con Soprana, tra faggeti e piante endemiche del territorio, e si arriva ai vecchi Tetti
Cilota Burrino (mt 1365), dove visiteremo un'antica borgata.
Sosta relax presso una baita per ricca degustazione di tipici prodotti locali. Proseguiamo inoltrandoci nei castagneti, importante risorsa delle nostre vallate, riconoscendo le diversità naturalistiche della zona; continuiamo sullo sterrato sottobosco fino a raggiungere Frabosa Soprana per prendere la seggiovia Monte Moro che ci porterà a quota 1678 mt e dove ad attenderci ci sarà un panorama mozzafiato.
Rientro panoramico verso il punto di partenza.
Costo escursione euro 25,00.
Include: accompagnatore naturalistico, degustazione, seggiovia Monte Moro.

Note: è richiesto un minimo di 6 partecipanti paganti quota intera. Costo escursione per junior (5/12 anni) 50% della quota adulto. Escursioni curate dall'Infopoint Mondolè.

Tutte le escursioni si svolgono in media e alta montagna; è consigliabile un equipaggiamento adeguato: Altre date possibili con minimo 6 partecipanti.