Dal 6 al 21 agosto 2011 si terrà la mostra del pittore Giorgio Rocchi "Il ritmo della luce nel colore della natura" presso la Confraternita dei Santi Giovanni e Bonaventura a Frabosa Sottana, organizzata dal Comune di Frabosa Sottana, dall'ATL del Cuneese e dall'Associazione Turistica Mondolè. L'orario al pubblico sarà il seguente: giorni feriali ore 17,00/19,30 21,00/23,00. Sabato, domenica e festivi ore 10,00/12,30 17,00/19,30 21,00/23,00 con ingresso libero.
GIORGIO ROCCHI: Il ritmo della luce nel colore della natura
Terricciola , 1939 – Ponsacco 1999. Pittore , scultore ed affreschista si dedicò a diverse tematiche tra cui il paesaggio, la figura, l’arte sacra. Si distinse anche nel ritratto. Ma una delle sue impronte più forti sono i quadri in cui Giorgio Rocchi affronta il tema della vita campestre, gli interni dei casolari sparsi per le campagne, le figure tipiche di una cultura contadina rimasta sino agli anni sessanta.
Pittore professionista, fece della pittura il suo unico scopo che proseguì con dignità ed autorevolezza per tutta la vita.
Nel periodo di studi a Siena, l’artista eseguì, su commissione delle Suore Francescane, un ritratto ad olio di Papa Paolo VI, opera che, in seguito, fu donata allo stesso Pontefice. Nella sua carriera sono da evidenziare inoltre: la mostra itinerante nel 1973 sulla Motonave Michelangelo (come unico pittore italiano) che toccò le principali città del Nord e Sud America, la Biennale di Venezia (1993), il Premio Lanterna d’Argento Regione Liguria (Palazzo Ducale 2001). Ricordiamo le sue mostre personali a Genova (2003 e 2009), a Frabosa Sottana (2006) e una importante mostra retrospettiva tenutasi nel giugno del 2010 al Volkskunde Museum di Treuchtlingen in Germania, vicino Norimberga. Nell’agosto del 2011 a Frabosa Sottana in provincia di Cuneo, a cura dell’Assessorato alla cultura e della Municipalità tutta, abbiamo ancora l’occasione di ammirare in mostra molte di queste opere.
Sono momenti accesi di figure o paesaggi in cui oltre le trasparenze cromatiche si gode della luce che investe in piena solarità oggetti e momenti, sogni e realtà. E’ pittura di poesia dalla antica memoria, di una realtà espressa attraverso la semplice descrizione che riporta a quei morbidi momenti in cui lo spirito sprofonda nella sua essenza, senza avventure, ma nel dono del rispetto e della consacrazione nel tempo.
Il segno corre a racchiudere il verde delle campagne, i singolari rosa che sanno di carne, i rossi improvvisi, in un completo che sembra voler scaricare luminosità sui dolci incanti degli atteggiamenti semplici della vita.
Giorgio Rocchi rimane nella sua pittura come artefice di una visione che si esalta nel suo valore intrinseco, nella atmosfera di un tempo di cui ci ha lasciato visioni di desideri che bruciavano ogni giorno a contatto con la natura per acquietarsi la sera davanti al tepore del fuoco del camino, nel sapere di una festa antica non priva di tenaci passioni.
Marroni e grigi carichi di memoria, quasi un abbandono dell’impressionismo per una realtà più sicura avvolta nella luce della verità e della speranza, fanno di Giorgio Rocchi una dei principali cantori di un periodo ben definito della civiltà occidentale.. (Giorgio Falossi)