Accanto
al presidente Paolo Voarino (confermato) spicca l'ingresso di forze fresche,
alcune delle quali nate nei primi anni Duemila. Presentate le prossime
iniziative
L'appello
lanciato alla vigilia dell'assemblea dei soci di martedì 13 febbraio non è
caduto nel vuoto: la Pro Loco di Frabosa Sottana, infatti, in occasione
dell'elezione del nuovo direttivo ha potuto ufficializzare contestualmente
anche l'ingresso di diversi giovani nella sua squadra. «Siamo un gruppo unito e
in piena sintonia, con tanta voglia di fare. Le forze fresche ci permetteranno
di guardare con ottimismo al futuro. Confidiamo nel sostegno
dell'amministrazione comunale nelle nostre attività», ha asserito Paolo
Voarino, riconfermato alla presidenza del sodalizio (è al suo secondo mandato
consecutivo). Con lui ci saranno anche Matteo Catalano e Sergio Peirano,
vicepresidenti anche nel prossimo triennio. Simona Manera sarà tesoriere e
segretaria, mentre i consiglieri saranno Micaela Briatore, Sara Sibilla,
Riccardo Rostirolla e Diego Voarino. Scelti anche i membri del collegio dei
revisori dei conti (Riccardo Griseri, Giacomo Griseri e Marco Pacino). «La
prima uscita sarà ad Artesina domenica 25 febbraio con il "Villaggio
Solidale", in collaborazione con Sergio Ferrando e l'hotel
"Marguareis" - ha dichiarato Voarino -. Sarà l'occasione per
(ri)vedere all'opera gli antichi mestieri del presepe vivente di Pianvignale,
che saranno affiancati da un mercatino di prodotti tipici e artigianato. Da
marzo penseremo alla fiera di San Giorgio (22 aprile) e da maggio partirà la
collaborazione con la parrocchia dell'Alma per le celebrazioni del
"Centenario", che proseguiranno fino ad aprile 2019. Non mancheranno
le cene estive nelle varie frazioni (ai fornelli per la Pro Loco ci sarà ancora
lo chef Gianluca Sibilla) e i momenti musicali, culturali, ludici e sportivi,
come per esempio la gara podistica "7 Piloni", che verrà riproposta
dopo lo straordinario successo del 2017. In autunno ci prepareremo per la kermesse più
importante, il presepe vivente di Pianvignale, fiore all'occhiello del nostro
operato».