16 febbraio 2019

Frabosa Sottana: Giorgio Rocchi tra nautra e realtà, binomio d'autore





CONFERENZA A FRABOSA SOTTANA SUL GRANDE PITTORE TOSCANO DEL ‘900


L’Associazione Culturale Valle Maudagna di Frabosa Sottana organizza in collaborazione con Paolo Rocchi, sabato 23 febbraio 2019 alle ore 21 presso la sala convegni dell’Albergo Italia di Frabosa Sottana la Conferenza “Giorgio Rocchi: tra natura e realtà, binomio d’autore”

Intervengono:

• Paolo Rocchi critico d’arte e figlio dell’artista
• Adriano Bertolino Sindaco di Frabosa Sottana
• Gianni Comino ex Sindaco e storico locale
• Gianni Dulbecco presidente Ass.ne Culturale Valle Maudagna

INGRESSO LIBERO


GIORGIO ROCCHI Terricciola , 1939 – Ponsacco 1999. Pittore , scultore ed affreschista si dedicò a diverse tematiche tra cui il paesaggio, la figura, l’arte sacra. Si distinse anche nel ritratto. Ma una delle sue impronte più forti sono i quadri in cui Giorgio Rocchi affronta il tema della vita campestre, gli interni dei casolari sparsi per le campagne, le figure tipiche di una cultura contadina rimasta sino agli anni sessanta.
Pittore professionista, fece della pittura il suo unico scopo che proseguì con dignità ed autorevolezza per tutta la vita.
Nel periodo di studi a Siena, l’artista eseguì, su commissione delle Suore Francescane, un ritratto ad olio di Papa Paolo VI, opera che, in seguito, fu donata allo stesso Pontefice. Nella sua carriera sono da evidenziare inoltre: la mostra itinerante nel 1973 sulla Motonave Michelangelo (come unico pittore italiano) che toccò le principali città del Nord e Sud America, la Biennale di Venezia (1993), il Premio Lanterna d’Argento Regione Liguria (Palazzo Ducale 2001). Ricordiamo le sue mostre personali a Genova (2003 e 2009), a Frabosa Sottana (2006) e una importante mostra retrospettiva tenutasi nel giugno del 2010 al Volkskunde Museum di Treuchtlingen in Germania, vicino Norimberga. Nell’agosto del
2011 a Frabosa Sottana in provincia di Cuneo, a cura dell’Assessorato alla cultura e della Municipalità tutta, abbiamo ancora l’occasione di ammirare in mostra molte di queste opere.

Si ringraziano: Dante Gianfaldoni di Pisa, Giada Zhaoying e Daniele Cuneo di Genova e Anna Abbà di Frabosa Sottana per aver concesso alcune opere dell’artista







GIORGIO FALOSSI (critico d’arte) Giorgio Rocchi costruisce il contatto con una realtà del tempo e ne fa sua l’immagine di vita che riesce ad unire, come nel nostro caso, le genti delle colline toscane a quelle delle montagne piemontesi. La realtà non ha bisogno di indagini particolari, ma di inserirsi, nel flusso vitale delle sue componenti. Ed è questo il pregio della pittura di Giorgio Rocchi, per quel suo equilibrio con la natura, per quel dialogare con l’umanità che nasce dal profondo del cuore, in un messaggio tra sensibilità analogiche, oltre i confini geografici. Cade la neve nei quadri di Giorgio Rocchi, i contadini raccolgono patate ed i vecchi si riscaldano al caminetto con la legna raccolta nei boschi in attesa della polenta. Il pennello sottolinea le esperienze comuni e i molteplici aspetti , primi quelli fatti di umiltà e saggezza, di pazienza e dei dolori universali dell’anima. Gli atteggiamenti dei tanti raccontano di una realtà dura, ma animata da una spiritualità interiore che va oltre la testimonianza. E’ la forza dell’arte di Giorgio Rocchi con i suoi paesaggi che scendono sino al mare, che esaltano fiori ed animali, oggetti e tradizioni. Ciò che colpisce è l’estrema intensità dei colori, delle luci che rischiarano gli interni o si polverizzano sulla neve.

Oggetti e personaggi semplificati nella costruzione anatomica, rafforzati dalle emozioni e dalle vibrazioni interiori. L’artista nei paesaggi e nelle descrizioni delle campagne porge una contemplazione a misura d’uomo, una contemplazione dove però la sovranità resta alla natura più che all’uomo. Momenti accesi della vita quotidiana con trasparenze al di là delle quali si intuisce la magia di un fiore e di un lungo amore per la propria terra.
L’impasto cromatico assume ricchezza per la timbrica intensità nel pieno possesso degli strumenti espressivi. Voci di nostalgia su temi popolari, elaborati da uno spirito libero che aleggia tra le vallate e sui campi carichi di fiori rossi, trionfo della fede nella purezza di una civiltà ecologica che vive di un forte valore familiare, che divide con l’ospite di bicchiere di vino giocando a carte con sicura amicizia. Un risuonare a pieno di messaggi che si espandono nelle diverse voci e suoni, transitano oltre le frontiere di Frabosa Sottana per continuare nel lungo cammino di pace e di speranza