Il
progetto è nato su iniziativa del Comune di Frabosa Sottana nel novembre dello
scorso
anno
ed ha coinvolto tutti i Comuni aderenti all’Unione montana Mondolè, con la
partecipazione altresì del Forum Giovanile Comunale di Frabosa Sottana.
Si
ispira alle iniziative dell’Associazione Toponomastica Femminile, alla cui
Presidente
Maria
Pia Ercolini è stato illustrato di
recente al fine
di poter essere
inserito nelle buone
pratiche raccolte sul
sito dell’Associazione stessa.
Il
progetto riguarda la memoria femminile (innanzitutto locale e nazionale, ma
anche
europea
ed extraeuropea) per contribuire al riequilibrio di una toponomastica al
momento troppo sbilanciata in senso maschile e i suoi obiettivi sono:
I) censire le vie intitolate a donne;
II) commentare i risultati e rilevare le assenze;
III)
indirizzare, in base ai risultati ottenuti, il futuro toponomastico delle
nostre realtà secondo scelta di parità.
I
nomi di strade, piazze, monumenti, giardini, scuole e altri luoghi pubblici
incidono sui
significati
che diamo alla nostra esistenza e contribuiscono a creare la cultura di un
popolo, definendone le figure storiche degne di memoria. Ma se tali figure sono
quasi sempre maschili, quali sono le conseguenze?
Bambine e
ragazze, oggi, diversamente
dai loro coetanei maschi,
difficilmente
possono
identificarsi con donne di spessore storico, politico, artistico e culturale
nei loro
percorsi
quotidiani, dove incontrano quasi esclusivamente riferimenti maschili.
La
scarsa presenza delle donne nella toponomastica urbana è un dato di fatto.
Nonostante
La
presenza di donne nelle arti, nelle scienze, nel lavoro, nell’impegno civile e
politico, le
tracce
delle donne si sono perse e continuano a perdersi. Il bassissimo numero delle
intitolazioni
femminili degli spazi pubblici (fanno eccezione le madonne, le sante e le
benefattrici) rappresenta un dato dal forte valore simbolico a testimonianza di
una persistente emarginazione, nonostante la parità formale raggiunta.
Dedicare
luoghi pubblici e impegnarsi a dedicare le prossime strade a donne, concorre a
modificare l’immaginario collettivo, lavorando sui simboli e restituendo
visibilità culturale all’elemento femminile, troppo spesso occultato da una
storiografia quasi sempre coniugata al maschile.
Il
progetto sarà presentato pubblicamente venerdì 11 marzo 2016 alle ore 21 nella
sala consiliare del Comune di Frabosa Sottana dalla Sindaca Jole Caramello e
dal Vicesindaco Aldo Peirano per Frabosa Soprana, dall’Assessora Elisabetta
Baracco per Frabosa Sottana, dalla Consigliera Alessia Stralla per Pianfei,
dall’Assessora Rosalba Dho per Roccaforte, dall’Assessora Tamara Rosso e dalla
Consigliera Silvia Moro per Villanova.
La
presentazione multimediale dell’iniziativa è curata dal Forum Giovanile
Comunale di Frabosa Sottana, e in particolare dalla Presidente Erica Basso,
dalla Vicepresidente Silvia Perria e dal Segretario Fabio Giudice.
Tale
presentazione illustrerà le attuali 8 intitolazioni al femminile di spazi
pubblici presenti sul territorio dell’Unione Montana Mondolè, anche in un’ottica
di recupero della memoria storica partendo proprio dall’ultima intitolazione di
una nuova via, la variante dei Gosi, a una donna con la deliberazione della
Giunta Comunale di Frabosa Sottana n. 19 del 24 febbraio 2016.
Si
tratta della Maestra Margherita Maddalena Vincenzina Bruno, caduta sul lavoro,
nata ai Gosi di Pianvignale nel 1919 e uccisa da un colpo d’arma da fuoco
partito accidentalmente nel 1945 ad Entracque mentre stava insegnando.
Sono state
invitate a partecipare
sia la referente
regionale dell’Associazione Toponomastica Femminile Loretta Junck, sia
Alessandra DeMichelis dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, nonché il Sindaco di Entracque Gian
Pietro Pepino.