Ospiti provenienti da tutta Italia, ma anche politici, ricercatori, agricoltori e tecnici: la castagna diventa nuovamente “pane” della terra
Mancano ormai pochi giorni alla trentacinquesima edizione della Sagra della Castagna di Frabosa Sottana, che quest’anno si presenta al pubblico in una veste inedita e rinnovata.
Domenica
1° ottobre, infatti, dopo il taglio del nastro alle 9.00 presso la
Confraternita, in cui è allestita la mostra varietale castanicola di oltre
venti ecotipi locali, e la sfilata lungo le vie dal paese, si terrà presso il
GalaPalace in piazza Sacco il convegno “Un decalogo per rilanciare la
castanicoltura”, momento di approfondimento e confronto su una delle colture
caratterizzanti il nostro territorio. L’incontro sarà suddiviso in due momenti:
un convegno frontale sulla storia, la coltivazione e la lavorazione della
castagna e, a seguire, una tavola rotonda con amministratori e rappresentanti
delle categorie di portatori di interessi sul “decalogo” per le buone prassi
della castanicoltura.
Nel
pomeriggio, inoltre, si terranno i laboratori per bambini e famiglie
organizzati dalla condotta Slow Food Monregalese, Cebano, Alta Valle Tanaro e
Pesio con il CFP Cebano-Monregalese (iscrizione obbligatoria al numero
0174244481) e, alle 16.00, sempre presso il GalaPalace, lo scrittore e guida
alpina Enrico Camanni incontrerà i lettori per un’intervista-dibattito sul suo
ultimo libro “Se non dovessi tornare. La vita bruciata di Gary Hemming,
alpinista fragile”. Tanti gli ospiti di questa trentacinquesima edizione, ricca
e speciale, che porterà a Frabosa Sottana uno sguardo peculiare e approfondito
su uno degli alimenti base della dieta delle nostre vallate, e ad aggiungere
storie locali a questa grande storia che unisce il cuneese alle altre vallate
d’Italia ci penseranno i colori, i profumi e i sapori delle Confraternite.
Tra
queste ultime farà gli onori di casa la Sorellanza delle Castagnere. Saranno
presenti, dal territorio monregalese, il Gran Maestro Ezio Domenico Basso,
insieme a una rappresentanza dei Cavalieri della Confraternita della Raschera e
del Bruss di Frabosa Soprana, alcuni membri della Confraternita della Trippa e
della Rustia di Villanova Mondovì, nonché il gruppo degli Artusin, associazione
culturale di Roccaforte Mondovì. Dalla Toscana sarà ospite una rappresentanza
dell’Accademia degli Infarinati e dalla Francia la Confrérie des Castanaîres de
Collobrières et du Pays des Maures.
Al
momento di sfilata inaugurale e come espositori ci saranno anche alcuni
Figuranti degli Antichi Mestieri del Presepe Vivente di Pianvignale (filatura
lana, cordai, intaglio bastoni di legno) e l’associazione culturale “L’arte
degli Antichi Mestieri” di Salmour (cestai, manifattura scope e scultura del
legno).
Alla
prima parte del convegno sulla castanicoltura interverranno Attilio Ianniello,
direttore del Comizio Agrario di Mondovì, il quale farà una breve introduzione
storica alla castanicoltura, Ettore Bozzolo della comunità dei Custodi dei
castagneti delle Alpi Liguri, Leonardo Sabbatini, a nome della toscana
Accademia degli Infarinati, la dottoressa Gabriella Mellano, ricercatrice
dell’Università degli Studi di Torino nonché rappresentante del Centro
Regionale di Castanicoltura, Renato Suria per Coldiretti - Campagna Amica e il
sindaco di Chiusa di Pesio, Claudio Baudino, vicepresidente “Città del
Castagno”. Andrea Blangetti porterà inoltre i saluti della condotta Slow Food
locale. Alla tavola rotonda, oltre agli ospiti sopra indicati, prenderà parte
il presidente del GAL Mongioie, l’avvocato Mario Bovetti, verrà predisposto un
collegamento video con l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa, e
saranno presenti il direttore del Servizio Agricoltura e Cibo della Regione
Piemonte Paolo Balocco e il consigliere regionale Paolo Bongioanni.
Non
di sole parole, però, vive l’uomo, anzi non c’è miglior modo di celebrare la
castagna se non mangiandola. Per tutta la durata della giornata di domenica ci
saranno il mercato e le caldarroste, sarà inoltre possibile pranzare degustando
le De.Co. (Denominazioni Comunali), e non solo: ravioli frabosani e gnocchetti,
entrambi di castagne, tradizionale torta di susine Ramassin e i necci toscani
100% farina di Castagne. Con i Sapori di Montagna, tutti gli avventori della
Sagra potranno degustare cibo genuino, tradizionale e di qualità.
La
castanicoltura torna al centro del dibattito e dell’attenzione, proprio come,
non troppi decenni fa, la castagna era il centro delle tavole dei nostri nonni.
Un “pane” povero che, proprio come il pane ci insegna, raduna intorno a sé
persone che vogliono condividere e conoscere, mettendo in comune ciò che la
terra ci dona.