17 agosto 2016

Frabosa Sottana: continua fino al 25 agosto la mostra Tchakhotine/Lavrova in Confraternita






Visto il successo riscosso dall'esposizione, gli artisti hanno deciso di prolungare la mostra in oggetto fino al 25 agosto.
 
Per informazioni sull'orario di visita, si prega di contattare l'Infopoint Mondolé 0174.244481infopointmondole@gmail.com





Pierre Tchakhotine (Ciacotin): pittore del pastello soffice


Pierre Tchakhotine nasce a Parigi nel 1943 in una famiglia di emigrati russi. Dopo aver
studiato nelle scuole medie italiane e frequentato i corsi municipali di disegno in via dei
Greci a Roma, a quindici anni si trasferisce in Russia. Nel 1968 si laurea in fisica
all’Università Statale di Mosca. Durante un decennio svolge attività scientifiche nel campo
della geofisica marina nel nord della Russia sul mar Bianco. Viaggia molto nel paese e nei
periodi liberi dal lavoro si dedica al disegno e alla pittura. Nel 1978 torna a Parigi, poi si
trasferisce in Italia a Genova e infine nel 1987 si stabilisce definitivamente a Murazzano in
prov. di Cuneo.
La bellezza delle Langhe, l’accoglienza della sua gente fanno sì che Tchakhotine vi
trova l’approdo che ha sempre cercato. Sono proprio le Langhe che lo formano come
artista, attività alla quale ormai egli si dedica a tempo pieno, dipingendo i paesaggi e la
gente del posto. Nei trascorsi quasi trent’anni nascono oltre 2000 dipinti eseguiti nella rara
tecnica del pastello soffice (secco), di cui l’artista diventa un virtuoso, elaborando una sua
particolare maniera di dipingere. Sono serie di pastelli dedicate ai paesaggi delle Langhe
nelle varie stagioni, ai tramonti ed alle grandi nevicate, ai villaggi annidati sui cucuzzoli ed
alle vecchie cascine ormai disabitate, alle antiche e solitarie cappelle, ai sottoboschi ed ai
fiori selvaggi di Langa, ai campi di grano maturo ed ai vigneti che ne coprono le colline e
discendono nelle valli annebbiate, al Tanaro ed altri corsi d’acqua con cascate furenti, ai
contadini ed artigiani al lavoro e in festa: tutte opere mostrate nei trascorsi anni in oltre
settanta mostre personali nella zona, ma anche a Cuneo, Torino, Nizza; Jaroslavl e San
Pietroburgo in Russia, dove il pittore si reca periodicamente per dipingere la terra dei suoi
antenati in Altovolga: E’ una pittura realistica dai delicati colori e sfumature, con un tocco
d’impressionismo. L’artista, infatti, si autodefinisce neoimpressionista.

Tchakhotine è un’artista che cerca di non ripetersi nei suoi quadri, che va decisamente
all’avventura del superamento degli ostacoli e che gode nel creare l’autentico, il semplice e
il bello. Esprimendosi in un linguaggio accessibile a tutti, i suoi dipinti parlano all’anima e al
cuore di chi li guarda. E’ un devoto delle “belle arti”; un convinto promotore dell’idea della
collaborazione culturale tra gli artisti. Membro dell’Associazione Internazionale d’Arte
Plastica (AIAP-IAA) dell’Unesco, dal 2000 egli è anche membro dell’Unione Pittori di
Russia. Dal 1988 è impegnato in una serie di attività di scambi culturali. Nel 1999 e nel
2000 a Jaroslavl (Russia) organizza le mostre italo-russe del pastello.

Tchakhotine è l’autore e il responsabile del progetto Europastello, ambiziosa
iniziativa di promozione in Europa di questa magnifica tecnica di pittura molto usata nel
Settecento, ma poco adoperata dagli artisti contemporanei. Dal 2000 ha collaborato con la
Fondazione Ferrero di Alba, la Provincia di Cuneo ed altri enti ed organismi pubblici e
privati italiani, russi e internazionali nell’organizzazione delle mostre “Europastello” dei
pittori-pastellisti contemporanei europei in provincia di Cuneo (autunno 2002) e a San
Pietroburgo (marzo 2003) all’occasione dei 300 anni della fondazione della città.
Presidente del Comitato Europastello è stato il curatore di queste mostre e dei quattro
cataloghi pubblicati.
La Pastel Society of America di New-York gli ha conferito il suo prestigioso
riconoscimento dello “Hall of Fame” per l’anno 2003. Nel 2011 ha ricevuto il premio del
Governatore di Jaroslavl per le sue attività nel campo della cultura e degli scambi culturali
italo-russi.

Nelle sue ultime mostre espone pastelli dedicati al Cuneese ed alla Russia del Nord e
dell’Altovolga, mettendo a confronto i paesaggi – sorgente d’ispirazione artistica – che
rappresentano le due terre che per lui sono ormai diventate le sue “due patrie pittoriche”.
Nel 2013 egli ha esposto le sue opere all’Accademia delle Belle Arti di San Pietroburgo e a
Mosca presso il Centro Alexandr Solzhenizin
E’ il promotore dal 1988 del progetto “Santa Anastasia – una speranza per la pace” e
del progetto del plein-air italo-russo del pastello nel 2011 in Italia, dove 12 artisti russi e
italiani hanno dipinto i paesaggi delle Langhe in provincia di Cuneo – 100 pastelli che nel
2013 sono stati esposti in 5 città della Russia.

Pubblicazioni:
Viva Santa Anastasia! (Mondovì, 2013; San Pietroburgo, 2013)
Santa Anastasia portatrice di pace. Una fiaba dei nostri tempi. (Mondovì, 2012)
Santa Anastasia di Sirmio. Chiese e Arte Sacra in Europa. (Torino, 2009 –
S.Pietroburgo., 2010).
Catalogo del Plein-air “Le Langhe e il Monregalese nei pastelli degli artisti russi e
italiani”. (Mondovì. 2012). Catalogo mostra: “L’Arte per la pace in Europa e nel
Mondo”, dedicata a S.Anastasia. (Mondovì. 2007).
4 cataloghi della mostra “Europastello”. (Mondovì. 2002-2004).


Nadia Lavrova – artista iconografa e pastellista russa di Uglich

Il percorso pittorico di Nadia Lavrova è insolito. Nata a Uglich – città sul Volga
dell’Anello d’Oro in regione di Jaroslavl - nel 1978 si diploma presso l'Istituto Tessile in
provincia di Mosca e nel decennio che segue i suoi modelli sono spesso premiati ai
concorsi di moda di Jaroslavl. Nel 1987 insieme ad altri pittori di Uglich, sua città natale,
fonda i "laboratori artistici ed artigianali" e crea una serie di splendide bambole
etnografiche, che furono riprodotte in un catalogo pubblicato dalla Provincia di Cuneo
nel 1996. In quel periodo dipinge anche nature morte ad acquerello e pastello, ma il suo
interesse principale è l’icona. Secondo un'antica tradizione l'artista crea una serie di 25
icone ricamate con fili d'oro, argento e seta, di cui la più famosa - Santa Anastasia -
tratta dall' affresco della cappella di Sale San Giovanni in provincia di Cuneo, nel 1995
fu mandata durante sette mesi nel cosmo a bordo della stazione spaziale russa "Mir.
Dal 1997 dipinge a pastello. Le sue opere stilizzate sono delicatissime - nature
morte, paesaggi, fantasie, soggetti ispirati da temi religiosi.

Nel 1997 è stata eletta membro dell'Unione Pittori di Russia.
In quell’anno segue un corso di iconografia nella città di Kostroma sul Volga. E’
una svolta decisiva nella vita artistica di Nadia Lavrova, che da quel momento si dedica
alla pittura delle icone nella tradizione iconografica ortodossa del Quattrocento - epoca
che segna l'apice della pittura sacra russa quando operarono i più grandi pittori di icone
come Andrei Rublev, Teofano il Greco, Dionisio ed altri. Oltre cento cinquanta sono le
icone dipinte dall’artista: la Vergine col Bambino nelle sue svariate raffigurazioni, i Santi,
gli Arcangeli, varie scene delle Feste cristiane. In settembre del 2003 la Provincia di
Cuneo ha acquistato l’icona “Annunciazione” di Nadia Lavrova offrendola al presidente
Ciampi e consorte durante la loro visita alla provincia di Cuneo.

Ha esposto in oltre 30 mostre personali in Italia, Russia e Francia e in importanti
rassegne collettive internazionali, come Europastello (2002-2003), “L’Arte per la pace in
Europa e nel Mondo” (2004-2007), “Il plein-air del pastello nelle Langhe e nel
Monregalese” in Italia (2011) e in Russia (2013).