30 gennaio 2015

Il Carnevale di Mondovì ad Artesina. Weekend con tanta neve e divertimento per giovani e famiglie






Il Carnevale di Mondovì, Carlevè 'd Mondvì in dialetto piemontese, si trasferisce ad Artesina. Grande appuntamento, domenica prossima, con l'arrivo del Moro, della Bela e della Corte. I simboli del Carnevale Monregalese  sfileranno sulle piste da sci e incontreranno Pinky, la mascotte di Artesina, sul palco della piazza pedonale di Artesina per la gioia dei bambini e delle loro famiglie. L'appuntamento è fissato per le ore 15 sul palco centrale dell' area Fun.  E' questo uno dei molteplici appuntamenti del week end di Artesina, metà delle gare FIS della Liguria e del Piemonte e di centinaia di ragazzi arrivati in settimana per un soggiorno sulla neve nell'ambito del progetto educational "La montagna amica". Domenica Radio 19 allieterà i turisti con musica ed animazione. Dalle 10 saranno attivi il pattinaggio su ghiaccio, i mini-quad elettrici ed il jumping assieme al Pinky Park, l'area per i più giovani che avranno la possibilità di diversi con bob e slittini seguiti dai locali animatori. Alle 12, in attesa di incontrare il Moro, la Bela e la sua Corte (circa 20 menestrelli), Pinky si cimenterà nella sua "dance" con i più piccoli. Per gli amanti dello sci, apertura totale del comprensorio per un week end  entusiasmante con condizioni neve veramente fantastiche in attesa dell'adrenalina allo stato puro dell'Artesina Freeride Fest in arrivo sabato 7 e domenica 8 febbraio. Per rimanere costantemente aggiornati, sono disponibili il sito www.artesina.it e la pagina Facebook "Artesina official page"

IL CARNEVALE DI MONDOVI
Il Carnevale di Mondovì - Carlevè 'd Mondvì in dialetto piemontese - ha origini antiche, risalenti al XVI secolo e ritorna ogni anno ad allietare gli abitanti del basso Piemonte e non solo coinvolgendo tutta la città per almeno dieci giorni. La figura del Moro che raduna il popolo per i festeggiamenti del carnevale trae spunto da un automa in ferro realizzato nella seconda metà del diciottesimo secolo da un artigiano locale, Matteo Mondino. L'automa, con un martello in mano per battere le ore su una campana, è stato collocato sotto un baldacchino posto sopra la facciata della chiesa di San Pietro, nel centro di Mondovì dove sta ancora adesso. Il Moro diventa quindi uno dei simboli di Mondovì, insieme a quello più antico della Torre del Belvedere e diventa maschera ufficiale nel 1950, con la prima interpretazione da parte di Bastianin Vinai.